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mercoledì 23 marzo 2011
Disidratazione, parte seconda.
Nella parte precedente abbiamo visto in che percentuale l'acqua compone il nostro corpo e quali sono i sintomi dalla disidratazione, oggi andiamo a vedere chi sono i soggetti più a rischio, vi sveleremo le SOLUZIONI e cosa bere per reidratarsi al meglio.
Soggetti a rischio disidratazione
IL BAMBINO E' PARTICOLARMENTE A RISCHIO DISIDRATAZIONE per la maggior percentuale di acqua corporea e per il suo più veloce turnover. A rischio sono soprattutto i neonati colpiti dalle prime gastroenteriti virali.
L'ANZIANO E' PARTICOLARMENTE A RISCHIO DISIDRATAZIONE in quanto lo stimolo della sete si attenua con l'avanzare dell'età, può esservi il timore di incontinenza urinaria (con minor assunzione di liquidi) o preconcetti errati, e sono anche più frequenti le malattie e le alterazioni organiche e psicologiche predisponenti alla disidratazione.
LO SPORTIVO E' PARTICOLARMENTE A RISCHIO DISIDRATAZIONE per la maggior quantità di sudore prodotta durante l'attività sportiva. Si calcola che nel soggetto impegnato in un'attività fisica sia necessario 1 ml di acqua per ogni caloria spesa.
Come reidratare
Fino a pochi anni fa la disidratazione, specie quella severa, veniva trattata tramite infusione glucoidrosalina per via endovenosa (fleboclisi). Oggi, pur continuando ad usare tale trattamento nelle situazioni più gravi, si ricorre sempre più alla terapia reidratante orale. Per i bambini sono disponibili apposite preparazioni reidratanti da acquistare in farmacia dietro consiglio del pediatra.
Regole pratiche per una corretta idratazione:
Non basarsi solamente sulla sensazione di sete, ma tenere conto dell'acqua assunta durante la giornata (in genere si parla di almeno un litro e mezzo in inverno ed almeno un paio di litri d'estate).
Ricordare che i principali fattori che influenzano la velocità di assorbimento di una bevanda sono due: il tempo di svuotamento gastrico e la rapidità con cui viene assorbita dai villi intestinali. Tanto più alta è la percentuale di carboidrati nello sport drink e tanto minore è la rapidità di svuotamento gastrico; per questo motivo, e non solo, per combattere la disidratazione sono particolarmente utili le bevande isotoniche, dove la percentuale di carboidrati è compresa tra il 6 e l'8 percento. Gli elettroliti, ed in modo particolare il sodio ed il potassio, riducono l'escrezione urinaria e favoriscono la ritenzione di idrica ed un migliore assorbimento.
Attenzione all'eccessiva esposizione solare e alla pratica di terme e saune, da evitare quando si è a rischio disidratazione.
Quando ci si sposta in un luogo particolarmente caldo o alle prime calure estive bisogna dare il giusto tempo all'organismo per acclimatarsi, evitando di esporsi direttamente al sole nelle ore più calde.
Lasciar perdere le tute in plastica per sudare se si vuole dimagrire... non servono a nulla, se non a disidratare e ad attentare pericolosamente alla salute di chi le indossa.
Tener presente che anche in altura il rischio di disidratazione è elevato, sia per il clima generalmente ventoso, sia per la maggiore vicinanza dei raggi solari, sia perché viene eliminata più acqua con la respirazione.
Anche i viaggi molto lunghi in aereo possono causare disidratazione.
La bevanda ideale per fronteggiare la disidratazione deve possedere diverse caratteristiche: innanzitutto un sapore gradevole; deve essere facilmente assorbibile senza causare problemi gastrointestinali; deve quindi essere moderatamente refrigerata (8-13°C), isotonica e mai iperosmolare; deve infine contenere una minima quantità di carboidrati (5-7%), non superiore al 10%.
Per questo motivo l'acqua ed una dieta ricca di vegetali sono molto utili per prevenire la disidratazione, ma quando questa è già insorta o è probabile che faccia la sua comparsa (sudorazione severa ecc.) è molto meglio sorseggiare bevande appositamente formulate. La sola acqua, infatti, potrebbe non solo essere insufficiente ma addirittura controindicata (possibile causa di iponatremia).
Bevanda Ipotonica: fluidi, elettroliti ed un basso contenuto in carboidrati, cosa da? Rapida reidratazione, ma poca energia
Bevanda Isotonica: fluidi, elettroliti ed un 6 - 8% di carboidrati, cosa da? Rapida reidratazione ed energia
Bevanda Ipertonica: Elevato contenuto in carboidratii, cosa da? Scarsa e lenta reidratazione, ma elevata energia
Osmolarità e disidratazione
L'osmolarità di un liquido corrisponde al numero di particelle presenti in soluzione. In una bevanda reidratante queste particelle comprendono i già citati elettroliti (sali) ed i carboidrati, oltre agli immancabili conservanti e dolcificanti artificiali. L'osmolarità del plasma, che in condizioni normali si aggira tra i 280 ed i 330mOsm/kg, è influenzata principalmente da alcuni suoi componenti, come sodio, proteine e glucosio.
Una bevanda, per dirsi isotonica, deve avere la stessa osmolarità del plasma (pur cambiando il tipo di soluti). Al contrario, si definiscono ipotoniche ed isotoniche quelle bevande aventi, rispettivamente, una osmolarità inferiore o superiore.
Il consumo di bevande ipotoniche, come l'acqua ed in particolare quella a basso residuo, diminuisce l'osmolarità plasmatica (diluisce i soluti del sangue) e tende a ridurre la sensazione di sete prima che i livelli idrici si siano ripristinati. Le bevande ipertoniche, invece, per le leggi dell'osmosi, richiamano liquidi nel lume intestinale, aggravando la disidratazione e diventando fonte di possibili disordini intestinali (diarrea).
Appurato che la bevanda ideale per combattere la disidratazione dev'essere isotonica o leggermente ipotonica, è bene ricordare che la maggior parte degli sport drink rispetta tale direttiva (in tal caso l'aggettivo "isotonica" o "isosmolare" è chiaramente riportato in etichetta). Si può preparare una sana e gustosa bevanda reidratante anche miscelando cinque cucchiai di zucchero da tavola per ogni litro di acqua ed aggiungendovi un pizzico di sale (1g) e 100 ml di succo d'arancia concentrato. Tra gli scaffali dei supermercati o in negozi specializzati, sono inoltre disponibili integratori salini in polvere che vanno sempre aggiunti alle bevande nei dosaggi riportati in etichetta. Quando questi vengono superati, infatti, l'elevata concentrazione salina richiama liquidi a livello intestinale per gradiente osmotico, sottraendoli al plasma, causando diarrea ed aggravando lo stato di disidratazione corporea.
Il sudore è una soluzione acquosa in cui si trovano minerali, come sodio, cloro, magnesio e potassio. Il sudore è un LIQUIDO IPOSMOTICO, cioè con una OSMOLARITÀ (concentrazione delle particelle presenti in soluzione, o soluti) inferiore a quella di tutti gli altri liquidi corporei; il sudore ha infatti una concentrazione di 80-180 mOsm/l rispetto a 280-330 mOsm/l del plasma. La sudorazione, pertanto, determina sempre una perdita di acqua in eccesso rispetto alla perdita di sali.
Per quanto detto è bene che la bevanda reidratante abbia una concentrazione uguale (isotonica) o leggermente inferiore (ipotonica) a quella del plasma.
Voglio darvi il mio consiglio, se posso ... la bevanda isotonica che vi consiglio è usato da Leo Messi e dai suoi compagni del Barcellona, da Tania Cagnotto, 2 medaglie d'oro ai recentissimi Campionati Europei e da molti altri atleti, qualcuno anche non sponsorizzato ... si chiama H3O Pro, vai nella sezione SPORT e ENERGIA e ordinalo immediatamente.
Consiglio di Blogger Markus
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